martedì 5 marzo 2013

Coca Cola e Pepsi negli USA si schiariscono



La notizia è uscita il 9 marzo dell’anno scorso. I due colossi delle bibite con le bollicine hanno smesso nella produzione statunitense l’utilizzo del 4-metilmidazolo, il quale è un composto chimico presente nel caramello che viene utilizzato per conferire il colore marrone scuro alle due bevande. 
Il tutto è accaduto perché il 4-metilmidazolo nelle dosi impiegate nell’industria alimentare è sospettato di poter causare il cancro a seguito di una prolungata assunzione, e lo Sato della California ha inserito il composto chimico nella lista delle sostanze ad alto rischio. La lista nera si riferisce solo a quello Stato ma non agli altri facenti parte degli USA e men che meno all’Europa o ad altri paesi nel mondo. 
Coca Cola e Pepsi avrebbero potuto continuare ad utilizzare la sostanza con l’obbligo, però, di inserire sulle etichette delle bibite vendute in California la dicitura “Rischio per la salute”. Per
evitare ciò e per evitare altre controversie i due colossi hanno optato per la dismissione del 4-metilmidazolo dalla produzione statunitense delle loro bevande. 

Immagine tratta dal sito www.deviantart.com
Pertanto negli USA esse appariranno più chiare rispetto al passato. Il gusto, tuttavia, non verrà alterato poiché esso è conferito dagli aromi che rimangono invariati nella ricetta.

Tuttavia una domanda sorge spontanea: per quale motivo il 4-metilmidazolo viene considerato pericoloso solo dallo Stato della California? Come mai c’è una tale disomogeneità nei giudizi?

Uno studio del 2007 condotto  dal National Toxicology Program (NTP) negli Stati Uniti ha dimostrato che alte dosi del composto chimico causavano il cancro nei topi e nei ratti femmine. Al diminuire delle dosi l’incidenza del cancro diminuiva. Pertanto si sono stabilite delle dosi massime ammissibili per l’alimentazione umana che dovrebbero, o avrebbero dovuto, essere al di fuori del limite di ogni potenziale rischio.

Basandosi su queste considerazioni i coloranti al caramello contenenti il 4-metilmidazolo sono stati accettati da molte agenzie di regolazione degli additivi alimentari incluse, oltre che la statunitense FDA –Food and Drug Administration, anche l’europea European Food Safety Authority (EFSA), la brasiliana Brazilian Health Surveillance Agency (ANVISA) e l’internazionale Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives (JECFA).  

Nel gennaio del 2011 lo Stato della California, a fronte di altre analisi effettuate, ha abbassato considerevolmente il limite imposto dal National Toxicology Program (NTP) per il 4-metilmidazolo imponendo un livello massimo utilizzabile decisamente più basso. Tutte le più comuni bibite in cui veniva usato e tutti i coloranti impiegati per l’industria alimentare che lo contenevano erano al di fuori dai nuovi valori imposti. Non è stato proibito l’uso del composto nelle precedenti dosi maggiori ma, se presente ancora in quelle quantità, si rendeva obbligatorio l’esposizione sulle confezione di un avviso di potenziale pericolo. L’industria alimentare si è opposta fortemente a questa decisione cercando di far valere il precedente studio del NTP.

Nel marzo del 2012 sia la Coca Cola che la Pepsi hanno annunciato di aver modificato il loro colorante al caramello per rientrare nelle regole dello Stato californiano. In particolare hanno preso la decisione di eliminare completamente il 4-metilmidazolo. Tuttavia in Europa, dove tale sostanza è ancora ritenuta sicura ai livelli di dose considerati precedentemente, la ricetta è rimasta invariata.

Dove sta la verità sulla pericolosità di questa sostanza? Come spesso accade non si può sapere. Tra studi che attestano una realtà e controstudi che ne attestano un’altra non si capisce più nulla. L’unica cosa certa è che il 4-metilmidazolo a dosi elevate è cancerogeno così come dimostrato con certezza. Poi importa davvero che venga utilizzato in dosi che dovrebbero risultare sicure? O importa di più che venga usato nonostante si sia dimostrato essere sicuramente pericoloso in dosi elevate? 
La domanda più rilevante che mi faccio è questa: se so che un elemento X è molto pericoloso sono disposto a utilizzarlo in dosi piccole per la preparazione di cibi o bevande che mangio e bevo? A me dà la sensazione di fare un gioco in cui vince chi riesce a trovare la dose massima meno pericolosa possibile. Ma a quale scopo poi? Per colorare una bibita o un alimento.   

   Mr. CooX


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