La
notizia è uscita il 9 marzo dell’anno scorso. I due colossi delle bibite con le
bollicine hanno smesso nella produzione statunitense l’utilizzo del
4-metilmidazolo, il quale è un composto chimico presente nel caramello che
viene utilizzato per conferire il colore marrone scuro alle due bevande.
Il
tutto è accaduto perché il 4-metilmidazolo nelle dosi impiegate nell’industria
alimentare è sospettato di poter causare il cancro a seguito di una prolungata assunzione, e lo Sato della California
ha inserito il composto chimico nella lista delle sostanze ad alto rischio. La
lista nera si riferisce solo a quello Stato ma non agli altri facenti parte
degli USA e men che meno all’Europa o ad altri paesi nel mondo.
Coca Cola e
Pepsi avrebbero potuto continuare ad utilizzare la sostanza con l’obbligo,
però, di inserire sulle etichette delle bibite vendute in California la
dicitura “Rischio per la salute”. Per
evitare ciò e per evitare altre controversie i due colossi hanno optato per la dismissione del 4-metilmidazolo dalla produzione statunitense delle loro bevande.
evitare ciò e per evitare altre controversie i due colossi hanno optato per la dismissione del 4-metilmidazolo dalla produzione statunitense delle loro bevande.
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Immagine tratta dal sito www.deviantart.com |
Pertanto negli USA esse appariranno
più chiare rispetto al passato. Il gusto, tuttavia, non verrà alterato poiché esso è
conferito dagli aromi che rimangono invariati nella ricetta.
Tuttavia
una domanda sorge spontanea: per quale motivo il 4-metilmidazolo viene
considerato pericoloso solo dallo Stato della California? Come mai c’è una tale
disomogeneità nei giudizi?
Uno
studio del 2007 condotto dal National
Toxicology Program (NTP) negli Stati Uniti ha dimostrato che alte dosi del
composto chimico causavano il cancro nei topi e nei ratti femmine. Al diminuire
delle dosi l’incidenza del cancro diminuiva. Pertanto si sono stabilite delle
dosi massime ammissibili per l’alimentazione umana che dovrebbero, o avrebbero
dovuto, essere al di fuori del limite di ogni potenziale rischio.
Basandosi
su queste considerazioni i coloranti al caramello contenenti il 4-metilmidazolo
sono stati accettati da molte agenzie di regolazione degli additivi alimentari
incluse, oltre che la statunitense FDA –Food and Drug Administration, anche l’europea
European Food Safety Authority (EFSA), la brasiliana Brazilian Health
Surveillance Agency (ANVISA) e l’internazionale Joint FAO/WHO Expert Committee
on Food Additives (JECFA).
Nel
gennaio del 2011 lo Stato della California, a fronte di altre analisi
effettuate, ha abbassato considerevolmente il limite imposto dal National
Toxicology Program (NTP) per il 4-metilmidazolo imponendo un livello massimo
utilizzabile decisamente più basso. Tutte le più comuni bibite in cui veniva
usato e tutti i coloranti impiegati per l’industria alimentare che lo
contenevano erano al di fuori dai nuovi valori imposti. Non è stato proibito l’uso
del composto nelle precedenti dosi maggiori ma, se presente ancora in quelle quantità,
si rendeva obbligatorio l’esposizione sulle confezione di un avviso di
potenziale pericolo. L’industria alimentare si è opposta fortemente a questa
decisione cercando di far valere il precedente studio del NTP.
Nel
marzo del 2012 sia la Coca Cola che la Pepsi hanno annunciato di aver
modificato il loro colorante al caramello per rientrare nelle regole dello
Stato californiano. In particolare hanno preso la decisione di eliminare completamente il 4-metilmidazolo. Tuttavia in Europa, dove tale sostanza è ancora ritenuta sicura ai livelli di dose considerati precedentemente, la ricetta è
rimasta invariata.
Dove sta la verità sulla pericolosità di
questa sostanza? Come spesso accade non si può sapere. Tra studi che attestano
una realtà e controstudi che ne attestano un’altra non si capisce più nulla. L’unica
cosa certa è che il 4-metilmidazolo a dosi elevate è cancerogeno così come
dimostrato con certezza. Poi importa davvero che venga utilizzato in dosi che
dovrebbero risultare sicure? O importa di più che venga usato nonostante si sia
dimostrato essere sicuramente pericoloso in dosi elevate?
La domanda più
rilevante che mi faccio è questa: se so che un elemento X è molto pericoloso
sono disposto a utilizzarlo in dosi piccole per la preparazione di cibi o
bevande che mangio e bevo? A me dà la sensazione di fare un gioco in cui vince
chi riesce a trovare la dose massima meno pericolosa possibile. Ma a quale
scopo poi? Per colorare una bibita o un alimento.
Mr. CooX
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