giovedì 4 aprile 2013

I gelificanti

In questo post andremo a parlare dei gelificanti, ovvero tutte quelle sostanze che hanno capacità di creare una struttura gelatinosa. Nell'industria alimentare trovano larghissimo impiego, oltre che come generatori di gelatina, anche come addensanti per la particolare proprietà che hanno, se addizionate nelle giuste quantità, di dare struttura e consistenza ad un alimento.

Vengono utilizzati nella produzione di budini, panne cotte e vari altri tipi di dolci, nella produzione casearia di formaggi freschi spalmabili, yogurt e fiocchi di latte e nella preparazione di carne in scatola e di alcune pietanze salate.
I principali gelificanti usati sono la gelatina di origine animale (quella che spesso viene erroneamente chiamata colla di pesce), la carragenina, l'agar agar e la pectina.
Ma vediamoli un po’ uno per uno:


LA GELATINA

La gelatina così chiamata è di origine animale ed è un composto formato da proteine. La si ottiene per estrazione a caldo in soluzione acquosa dai tessuti connettivi quali cotenna, ossa e cartilagini. In Europa la produzione della gelatina è costituita per l’80% dalla cotenna di maiale e per un 15% dal bifido bovino (il bifido è uno strato sottocutaneo dell’animale). Il restante 5% viene ottenuto quasi tutto da ossa suine e bovine.


Gelatina animale in fogli
Solitamente la gelatina viene chiamata “colla di pesce”. Questo nome deriva da un metodo produttivo oggi usato solamente in Russia. Infatti in quel paese la gelatina viene ricavata dalla vescica natatoria dello storione o di pesci affini.
L’impiego della gelatina animale è molto vasto. La si utilizza per il controllo della consistenza e della viscosità di molti alimenti come per esempio carne in scatola, aspic, caramelle, cicche, crema pasticcera ecc. La si usa nella produzione vinicola per la chiarifica dei mosti e del vino stesso. In farmacia è impiegata per la produzione di capsule. 
La gelatina animale può essere indicata con la sigla E 441.


LA  CARRAGENINA

La carragenina così più propriamente detta è una gelatina derivata dal Chondrus Crispus e dalla Gigartina  Mamillosa che sono due alghe rosse Rodoficee della classe delle Floridee di famiglia delle Gigartinacee, le quali crescono sulle coste atlantiche in particolare su quelle inglesi ed irlandesi.

Chondrus Crispus detto anche Muschio d'Irlanda

In realtà esistono diverse carragenine (o carragenani) tutte estratte da alghe rosse sempre Rodoficee,  che hanno proprietà molto simili tra loro. 

Siccome sulle etichette di solito si trova semplicemente la dicitura “carragenina” per indicare una qualunque di queste sostanze, qui di seguito userò anch’io questo nome in senso generico.

La carragenina è una gelatina di larghissimo uso alimentare ed industriale. E’ particolarmente impiegata nella preparazione di budini, gelatine da pasticceria, gelati, creme, formaggi freschi, latte di soia, latte condensato, latte aromatizzato, caramelle di gelatina, caffè istantaneo ed è anche impiegata per chiarificare miele e birra.
  



Molto spesso è usata nei prodotti dietetici perché ha la proprietà di gonfiare con l’acqua e quindi può dare sensazione di sazietà. In più in certi formaggi magri spalmabili, definiti “light”, sopperisce alla mancanza di adeguate dosi di grassi nel prodotto per conferire la giusta cremosità e consistenza.











La carragenina può essere indicata nelle etichette dei prodotti alimentari con la sigla E 407.
Esistono alcune controversie sulla sicurezza di questo additivo alimentare. Ci sarebbero alcuni studi che evidenzierebbero come un’elevata ingestione di carragenina in forma degradata possa provocare ulcerazioni intestinali.
Inoltre si è evidenziato un rischio di contrarre il cancro al tratto gastrointestinale nel caso in cui si ingerissero determinate quantità di derivati a basso peso molecolare della carragenina. Questi derivati si verrebbero a creare in certe condizioni di acidità, come durante la digestione, oppure in condizioni di alte temperature. Lo afferma la Dottoressa Joanne Tobacman, insegnante e ricercatrice di medicina interna all’Università dell’Iowa (Stati Uniti), la quale avrebbe riscontrato che quei sottoprodotti a basso peso molecolare sono la causa di infiammazioni che, a loro volta, creano le condizioni per sviluppare tumori maligni. 



Nonostante queste forti controindicazioni gli organi di controllo e di tutela della salute alimentare hanno stabilito che alle dosi presenti negli alimenti la carragenina risulta essere priva di rischi. Però sempre la Dottoressa Tobacman ha espresso una forte preoccupazione riguardo all’effetto di un’assunzione continuativa nel corso del tempo di questo gelificante. Le persone ingeriscono la carragenina con molteplici cibi, anche con alimenti nei quali generalmente risulta impensabile la presenza di tale additivo. Tutto ciò potrebbe avere effetti negativi.

AGAR  AGAR
L’agar agar, detto anche semplicemente agar, è un gelificante naturale di origine vegetale scoperto in Giappone dove è chiamato Kanten. Si ricava da alghe rosse della classe delle Floridee. In particolare nella qualità tipica viene estratto dall'alga Gracilaria Lichenoides. Tuttavia esistono anche altre qualità di agar agar che si ricavano da alghe della stessa classe appartenenti ai generi Ceramium, Endocladia, Eucheuma, Gelidium, Gloiopeltis, Gracilaria, Porphyra ecc. 

L’agar agar è un polisaccaride costituito da un’unità fondamentale detta agarobiosio che forma due tipi di polimeri: l’agarosio e l’agaropectina. L’impiego principale consiste nella produzione di gelatina per dolci e dessert, ma trova anche impieghi nelle preparazioni salate tipo carne in scatola.





La gelatina che forma l’agar agar ha una consistenza diversa rispetto a quella della gelatina animale. Risulta meno elastica e più fragile.

Anche l’agar agar, al pari della carragenina, trova uso nelle diete dimagranti dove concorre alla preparazione di cibi light. La sensazione di sazietà che produce per la sua proprietà di gonfiare a contatto con l’acqua ne fanno un additivo molto impiegato in questo campo. Sia l’agar agar che la carragenina sono equiparabili a fibre alimentari, per cui hanno un apporto calorico praticamente nullo. Diverse persone decantano per l’agar agar proprietà depurative del corpo e di miglioramento del livello di colesterolo e dei trigliceridi. Se ciò corrisponda al vero, soprattutto nel secondo caso, è tutto da stabilire.

Ad oggi i maggiori consumatori di agar agar sono il Giappone dove è stato scoperto, la Cina e la Corea. In Europa ci si avvale molto di più di carragenina e gelatina animale.
L’agar agar può essere indicato con la sigla E 406.



LA  PECTINA

Anche la pectina è un gelificante naturale di origine vegetale. Si tratta di un eteropolisaccaride molto presente nella parete cellulare delle piante e, soprattutto, della frutta, la quale costituisce la fonte principale da cui viene solitamente ricavata.

Ogni frutto ha una percentuale di pectina variabile a seconda della specie e del grado di maturazione. Essa è la sostanza che cementifica lo spazio tra una cellula e l’altra. E’ quasi sempre impiegata per la preparazione di marmellate e confetture, ma viene anche usata per dare struttura a latticini come lo yogurt.

La si estrae di solito dalla buccia e dai residui di spremitura di diversi tipi di frutta. Un tempo veniva prodotta in casa tramite un processo di bollitura di torsoli di mele e bucce sia di mele che di arance.


A livello industriale si generano diversi tipi di pectina con proprietà differenti a seconda dell’utilizzo che se ne andrà  a fare. Esistono pectine acide e pectine neutre.   
La pectina può essere indicata con la sigla E 440.  

Come si è potuto vedere l'impiego dei gelificanti è molto diffuso. Al contrario di quanto si possa pensare questi additivi non vengono utilizzati solamente quando c'è bisogno di creare della gelatina, ma trovano un vasto campo d'impiego anche come addensanti e, in alcuni casi, come coadiuvanti di diete dimagranti.
Tuttavia, come si è visto, dei forti dubbi sorgono sulla sicurezza dell'impiego della carragenina che è probabilmente uno dei gelificanti più utilizzati. Inoltre non è dato sapere se questi forti dubbi si possano estendere anche all'agar agar dal momento che entrambi gli additivi si ricavano da alghe rosse della medesima classe: le Floridee. 

Quando non c'è una tesi univoca da parte dei gruppi di ricerca sulla sicurezza per la salute di una determinata sostanza la situazione diventa assai confusa. 

Con questo è tutto. Vi do appuntamento al prossimo post. 

         Mr. CooX
    



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